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Posted by: | Posted on: Settembre 19, 2019

Scheda didattica – Gli stati della materia

Scheda didattica - Gli stati della materia

La scheda didattica “Gli stati della materia” aiuta gli alunni ad orientarsi nello svolgimento del progetto didattico.
Li accompagnerà del corso degli esperimenti, guidandoli nel prendere gli appunti necessari per fissare i concetti studiati e per poterli rivedere in seguito.
Nel file che potete scaricare a fondo pagina, sono presenti 6 pagine, due per ogni lezione proposta nel laboratorio didattico. Si adattano ad essere stampate fronte/retro su fogli formato A4 o A5.
Il contenuto delle sei pagine è così suddiviso:
– pagina 1-2: comprimibilità e deformabilità degli stati della materia;
– pagina 3: i miscugli;
– pagina 4: la densità;
– pagina 5: la materia e le sue variazioni con il calore;
– pagina 6: i cambi di stato.

Gli esperimenti illustrati sono tutti di facile realizzazione, quasi tutti praticabili con strumenti reperibili nelle nostre case e cucine. Solo in qualche caso richiedono strumenti non usuali come il termometro di Galileo per osservare la variazione di densità nei liquidi al cambiare della temperatura. In altri casi, per gli esperimenti presentati nelle pagine 5 e 6, servirà invece uno strumento per scaldare l’acqua a temperature elevate.


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Posted by: | Posted on: Settembre 15, 2019

Illusioni ottiche

Le illusioni ottiche sono immagini create ad arte per ingannare il cervello, che interpreta in modo distorto ciò che il nostro occhio vede.
Si tratta di immagini in bianco/nero o colori, che possono essere sia visualizzate sullo schermo o, meglio ancora, stampate su fogli A4 e plastificate di modo da poterle usare quante vole si vuole.
Nel file da scaricare trovate 10 immagini che, nell’ordine, daranno le seguenti illusioni:

  • Pagine 1,2: punti grigi intermittenti all’incrocio delle linee bianche,
    Isono il risultato di un processo neurale chiamato inibizione laterale – la capacità di un neurone eccitato di ridurre l’attività di quelli adiacenti. Quando molta luce colpisce i neuroni della retina (come le bande bianche), questi non riescono a elaborarla tutta e quindi compaiono i punti neri.
  • Pagina 3: la scacchiera, benché perfettamente regolare (provate con un righello) sembra precipitare verso il centro, questo per disposizione dei punti bianchi all’interno dei quadrati neri.
  • Pagina 4: le linee grigie paiono inclinate, ma se si coprono i blocchi bianchi e neri, si nota come siano in realtà dritte. Perché quest’illusione funzioni, i blocchi devono essere spostati un poco in avanti rispetto alla riga inferiore mentre le linee grigie devono essere precise. Funziona grazie a come i neuroni interagiscono nel cervello. La retina mette a fuoco diverse parti delle linee grigie grazie al modo in cui sono posizionati i blocchi. Quando c’è un forte contrasto tra due blocchi (come quelli bianchi con i neri), i neuroni interpretano questi cambiamenti come piccole imperfezioni – facendo apparire le linee come inclinate.
  • Pagina 5: il cambio di orientamento dei puntini neri e bianchi all’interno dell’immagine, fa sì che il nostro cervello “veda” un quadrato all’interno.
  • Pagina 6-8: movimenti illusori in diverse forme, noti come illusione dei “serpenti in rotazione”, inventata nel 2003 da Akiyoshi Kitaokahttps://en.wikipedia.org/wiki/Akiyoshi_Kitaoka. Questo tipo particolare di movimento illusorio è conosciuto come deriva periferica. Mentre la parte dell’immagine sulla quale ci si concentra rimane ferma, i “serpenti” nella zona periferica di visione sembrano roteare.
  • Pagina 9: illusione nota come triangolo di Kanisza seppure non ci sia nessun triangolo! Il cervello riempie gli spazi nelle linee e nei cerchi neri e fa credere che ci sia un triangolo, questa illusione è conosciuta anche con il nome di fenomeno del bordo fantasma.
  • Pagina 10: l’illusione di Ebbinghaus fa sembrare il cerchio sulla sinistra più grande di quello a destra perché è circondato da cerchi più piccoli, ha luogo perché il cervello utilizza il contesto per giudicare la grandezza. In quella sotto vedete due cavalli che paiono avere colori differenti, in realtà sono identici, quello che cambia è lo sfondo! Questo foglio è stato pensato per essere stampato e poi ritagliati il cerchio nero e il rettangolo arancione, per dimostrare agli alunni sovrapponendoli l’uguale dimensione dei punti centrali nella prima illusione e l’identico colore dei cavalli nella seconda.

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Posted by: | Posted on: Settembre 15, 2019

Mappa sensoriale tattile

Le differenti parti del corpo reagiscono diversamente al tatto, alcune sono più sensibile altre meno. Questo dipende dalla quantità di cellule sensoriali che si trovano all’interno del tessuto epidermico: maggiore è la loro densità, maggiore sarà la sensibilità al tatto.
Una semplice prova empirica la potete fare toccando diverse parti del corpo con le punte di due stuzzicadenti serrati l’uno con l’altro. Nel caso la persona esaminata senta due “punture” allora la sensibilità è alta, nel caso ne senta solamente una la sensibilità è minore, e si potrà provare a toccare nuovamente la zona sottoposta a test divaricando leggermente le punte degli stuzzicadenti. Facendo questo esperimento in classe ho provveduto a costruire dei semplici blocchetti di legno con 5 buchi in cui infilare gli stuzzicadenti, di modo da avere delle distanze standard uguale per tutti.
La scheda che potete scaricare in fondo all’articolo, che trovate in piccolo anche nella “Scheda appunti per il progetto didattico cinque sensi“, vi permetterà di fare annotare le diverse sensibilità mappate nelle differenti parti del corpo. Segnate il numero 1 della zona interessata nel caso l’alunno senta due punzecchiature con la minima apertura degli stuzzicadenti (e non tornate su questa zona); segnate 2 se l’alunno sente due punzecchiature allargando leggermente le punte (e non tornate su questa zona) ; segnate 3 se l’alunno sente due punzecchiature allargando ancora di più le punte e così via.

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Posted by: | Posted on: Settembre 9, 2019

Scheda appunti per il progetto didattico “I 5 sensi”

Il progetto didattico i 5 sensi si adatta ad una classe 1° della scuola primaria. La scheda che potete scaricare qui sotto accompagna i bambini nel corso delle tre lezioni, consentendogli di prendere semplici appunti per poter fissare e riprendere successivamente quanto appreso.
Il percorso ha bisogno di semplici materiali che potete procurarvi in casa o costruire facilmente, creando un momento laboratoriale con gli stessi alunni.

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